venerdì 20 giugno 2014

Si avvicina la grande finale del PREMIO STREGA. I Protagonisti e le NOVITÀ di questa LXVIII edizione.

Benvenuti tra le mie pagine...
appassionati lettori e viandanti sperduti, oggi facciamo un piccolo resoconto sul grande evento letterario nazionale il grandioso Premio Strega che quest’anno è giunto alla sua LXVIII edizione. È iniziata l'11 aprile con 27 romanzi, che sono diventati 12 dopo la prima selezione e con la seconda dell'11 giugno sono diventati 5 e saranno quest’ultimi che gareggeranno per l'assegnazione dell’ambito Premio che verrà consegnato come ogni anno il 3 luglio, nel magnifico Ninfeo romano di Villa Giulia.

Quest'anno ci sono stati alcuni rinnovamenti nella giuria, infatti, sono stati nominati 14 nuovi Amici della Domenica, tra cui Walter Siti, che si è aggiudicato l’ambito liquore nella scorsa edizione. Come ogni anno ci sono i 60 lettori forti, selezionati dalle librerie indipendenti italiane e i 15 voti collettivi espressi da scuole, università e Istituti Italiani di Cultura all’estero, per un totale di 460 aventi diritto.
La NOVITÀ  di quest'anno è il...
Questo premio che è nato quest’anno è stato assegnato a Giuseppe Catozzella per il suo romanzo  Non dirmi che hai paura da una giuria formata da circa 400 membri, tra ragazze e ragazzi, di età compresa tra i 16 e i 18 anni, in rappresentanza delle scuole italiane e estere (di Berlino, Bucarest e Parigi). Per la prima volta è stata inclusa nel concorso una Graphic Novel, che a quanto pare ha finalmente arginato la regola della forma letteraria del tradizionale romanzo, confermando la teoria del grande fumettista francese Hugo Pratt che considerava le sue graphic, come “letteratura disegnata” infatti diceva:
«Sono un autore di letteratura disegnata. Disegno la mia scrittura e scrivo i miei disegni.»
Il mare di novità si innalza sempre di più, perché quest’anno il nostro concorso nazionale, diventa EUROPEO, in onore del semestre di presidenza italiana del Consiglio dell’Unione Europea.
A questo concorso partecipano cinque scrittori, che sono stati recentemente tradotti e pubblicati in Italia e che nei loro Paesi di provenienza hanno vinto un importante riconoscimento nazionale. La selezione è stata portata aventi dalla Fondazione Bellonci e dalla Casa delle Letterature di Roma

Jérôme Ferrari (Francia), Il sermone sulla caduta di Roma, traduzione di Alberto Bracci Testasecca (e/o 2013), Premio Goncourt 2012.
Marcos Giralt Torrente (Spagna), Il tempo della vita, traduzione di Pierpaolo Marchetti (Elliot, 2014), Premio Nazionale di Narrativa 2011.
Georgi Gospodinov (Bulgaria), Fisica della malinconia, a cura di Giuseppe Dell’Agata (Voland 2013), Premio Nazionale 2012.
Rosa Liksom (Finlandia), Scompartimento n. 6, traduzione di Delfina Sessa (Iperborea 2014), Premio Finlandia 2011.
Eugen Ruge (Germania), In tempi di luce declinante, traduzione di Claudio Groff (Mondadori 2013), Deutscher Buchpreis 2011.


Il vincitore, sarà proclamato Martedì 1° luglio, alle ore 21, all’incontro conclusivo del Festival Internazionale Letterature in Piazza del Campidoglio.
Adesso, facciamo un piccolo resoconto sui protagonisti di questo importante concorso letterario, presentandovi gli autori e i 5 romanzi finalisti, con il numero di voti che gli hanno condotti alla finale del 3 Luglio.

Giuseppe Catozzella, Non dirmi che hai paura (Feltrinelli), 57 voti     Samia è una ragazzina di Mogadiscio. Ha la corsa nel sangue. Ogni giorno divide i suoi sogni con Alì, che è amico del cuore, confidente e primo, appassionato allenatore. Mentre intorno la Somalia è sempre più preda dell’irrigidimento politico e religioso, mentre le armi parlano sempre più forte la lingua della sopraffazione, Samia guarda lontano, e avverte nelle sue gambe magre e velocissime un destino di riscatto per il paese martoriato e per le donne somale. Ma tutto diventa difficile. Gli integralisti prendono ancora più potere, Samia corre chiusa dentro un burqa ed è costretta a fronteggiare una perdita lacerante, mentre il “fratello di tutta una vita” le cambia l’esistenza per sempre. Rimanere lì, all’improvviso, non ha più senso. Una notte parte, a piedi. Rincorrendo la libertà e il sogno di vincere le Olimpiadi. Sola, intraprende il Viaggio di ottomila chilometri, l’odissea dei migranti dall’Etiopia al Sudan e, attraverso il Sahara, alla Libia, per arrivare via mare in Italia.

Antonio Scurati, Il padre infedele (Bompiani), 55 voti                            Dopo gli esiti contrastanti delle sue fughe nel passato (Una storia romantica) e nel futuro (La seconda mezzanotte), Antonio Scurati ha scritto un romanzo pieno, una storia intima ma universale che, con una prosa di tagliente lucidità, riesce a coinvolgere ed emozionare. Il padre infedele è un romanzo generazionale, di una genererazione a cui, come dice il padre (ancora un padre) del protagonista, “hanno gettato un osso già spolpato”.
Francesco Piccolo, Il desiderio di essere come tutti (Einaudi), 53 voti           L’autoritratto di uno scrittore diventa inevitabilmente anche il ritratto della formazione di un’intera generazione, il ritratto di un’epoca, ovviamente filtrato e “romanzato” attraverso lo sguardo prospettico di chi osserva, sente, percepisce. E infatti, in questa sorta di autobiografia personale e collettiva, Francesco Piccolo si aggrappa non solo ai ricordi dei fatti ma anche a quelle esperienze culturali - libri, film, televisione - che hanno lasciato in lui una traccia individuale, ma che avranno segnato anche la crescita e la formazione di tanti altri testimoni del tempo che però scrittori non sono e non hanno così avuto l’opportunità (e la responsabilità) di raccontarsi, e che forse ora hanno l’occasione (e il piacere) di leggersi e di rivedersi nelle diverse situazioni di quegli anni.

Francesco Pecoraro, La vita in tempo di pace (Ponte alle Grazie), 49 voti       L'ingegner Ivo Brandani è sempre vissuto in tempo di pace. Quando il libro comincia, il 29 maggio 2015, Ivo ha sessantanove anni, è disilluso, arrabbiato, morbosamente attaccato alla vita. Lavora per conto di una multinazionale a un progetto segreto e sconcertante, la ricostruzione in materiali sintetici della barriera corallina del Mar Rosso: quella vera sta morendo per l'inquinamento atmosferico. Nel limbo sognante di un viaggio di ritorno dall'Egitto, si ricompongono a ritroso le varie fasi della sua esistenza di piccolo borghese: la decadenza profonda degli anni Duemila, i soprusi e le ipocrisie di un Paese travolto dal servilismo e dalla burocrazia, il sogno illusorio di un luogo incontaminato e incorruttibile, l'Egeo... Chirurgico e torrenziale, divagante e avvincente, La vita in tempo di pace racconta, dal punto di vista di un antieroe lucidissimo, la storia del nostro Paese e le contraddizioni della nostra borghesia: le debolezze, le aspirazioni, gli slanci e le sporcizie, quel che ci illudevamo di essere e quel che alla fine, nostro malgrado, siamo diventati.

Antonella Cilento, Lisario o il piacere infinito delle donne (Mondadori), 46 voti                                                                                          Storia di una donna che scopre il piacere, di un pittore che scopre la passione, di una città intera che si ribella ai potenti, Lisario o il piacere infinito delle donne è soprattutto un romanzo di avventure, molto vicino alla maniera in cui, per l'appunto, si scrivevano nel Seicento, dal Quijote di Cervantes al Gil Blas de Santillana di Lesage, romanzi epici e picareschi con apparenti saggi del tutto folli e conclamati pazzi non scevri di qualche saggezza, fra capipopolo, assassini, ermafroditi, pirati, mercenari del sesso e del potere, donne mutate in statue e razzismo omosessuale, creature dellincubo o del sogno, in una girandola infuocata di invenzioni, tutte attorcigliate attorno allo stesso interrogativo: ma è del primo Seicento che qui si narra o di noi e di oggi?


Al momento sembra che il preferito sia il libro di Giuseppe Catozzella, che si è guadagnato il Premio Strega Giovani, ma ancora tutto può cambiare, infatti se consideriamo la scorsa edizione, il preferito era il romanzo di Alessandro Perissinotto, La colpa dei padri, che si è visto trappare il primato dal libro di Walter Siti, Resistere non serve a niente; quindi direi che è meglio attendere questa emozionante finale e scoprire così chi sarà il vincitore di questa LXVIII edizione.
Intanto, continuiamo la nostra presentazione, con la lista complessiva dei 27 romanzi che hanno partecipato al concorso.
 1. Intanto anche dicembre è passato di Fulvio Abbate (Baldini&Castoldi). Presentato da Michele Mari e Massimo Onofri;
2. Oltre le Colonne d'Ercole  di Lorenzo Bracco e Dario Voltolini (BookSprint). Presentato da Daria Bignardi e Paolo Di Stefano;
3. Match nullo di Luca Canali (Cavallo di Ferro). Presentato da Roberto Pazzi e Paolo Ruffilli;
4. Non dirmi che hai paura di Giuseppe Catozzella (Feltrinelli). Presentato da Giovanna Botteri e Roberto Saviano;
5. Lisario o il piacere infinto delle donne di Antonella Cilento (Mondadori). Presentato da Nadia Fusini e Giuseppe Montesano;
6. Il mantello di porpora di Luigi De Pascalis (La Lepre). Presentato da Filippo La Porta e Claudio Strinati;
7. Il paese senza nome di Lucianna Di Lello (Carabba). Presentato da Vittorio Avanzini e Ludovico Gatto;
8. C’è posto tra gli indiani di Alessio Dimartino (Perrone). Presentato da Antonio Augenti e Elena Clementelli;
9. Bella mia di Donatella Di Pietrantonio (Elliot). Presentato da Antonio Debenedetti e Maria Ida Gaeta;
10. Publisher di Alice Di Stefano (Fazi). Presentato da Giuseppe Conte e Francesca Pansa;
11. Riscatto di Melo Freni (Libroteca Paoline). Presentato da Giampaolo Rugarli e Giovanni Russo;
12. Unastoria di Gipi (Coconino Press-Fandango). Presentato da Nicola Lagioia e Sandro Veronesi;
13. To Jest di Fabio Izzo (Edizioni il Foglio). Presentato da Predrag Matvejević ed Elisabella Kelescian;
14. Calcio e acciaio di Gordiano Lupi (Acar). Presentato da Marcello Rotili e Wilson Saba;
15. Viaggiatori di nuvole di Giuseppe Lupo (Marsilio). Presentato da Salvatore Silvano Nigro e Sebastiano Vassalli;
16. Come fossi solo di Marco Magini (Giunti). Presentato da Maria Rosa Cutrufelli e Piero Gelli;
17. Ganymede e la notte dei cristalli di Franco Massari (Biblioteca dei Leoni). Presentato da Giorgio Bàrberi Squarotti e Luciano Luisi;
18. Oltre il vasto oceano di Beatrice Monroy (Avagliano). Presentato da Renato Besana e Corrado Calabrò;
19. Nella casa di vetro di Giuseppe Munforte (Gaffi). Presentato da Arnaldo Colasanti e Massimo Raffaeli;
20. La mia ora di vento di Gerardo Pepe (Il Papavero). Presentato da Piero Mastroberardino e Cesare Milanese;
21. La terra del sacerdote di Paolo Piccirillo (Neri Pozza). Presentato da Valeria Parrella e Romana Petri;
22. La vita in tempo di pace di Francesco Pecoraro (Ponte alle Grazie). Presentato da Giuseppe Antonelli e Gabriele Pedullà;
23. Il desiderio di essere come tutti di Francesco Piccolo (Einaudi). Presentato da Paolo Sorrentino e Domenico Starnone;
24. Storia umana e inumana di Giorgio Pressburger (Bompiani). Presentato da Gianfranco De Bosio e Sergio Givone
25. Venga pure la fine di Roberto Riccardi (e/o). Presentato da Francesco Guccini e Giuseppe Leonelli;
26. Ovunque, proteggici di Elisa Ruotolo (nottetempo). Presentato da Marcello Fois e Dacia Maraini;
27. Il padre infedele di Antonio Scurati (Bompiani). Presentato da Umberto Eco e Walter Siti
 Davvero interessanti questi meravigliosi romanzi, che come al solito mi piacerebbe leggerli tutti, mah! Chissà se ci riuscirò? Purtroppo, al momento rispecchio appieno la significativa immagine che ha condiviso il grandioso blog... 
e mio malgrado la lista delle mie letture ha raggiunto la vetta dell’Everest. 
Riuscirò a scalarla e raggiungere la vetta?
Ma, vedremo, intanto come dicevo, tra tutti questi 27 titoli hanno raggiunto la semifinale questi 12 romanzi, da cui sono stati selezionanti i 5 finalisti di questa edizione
  1. Non dirmi che hai paura (Feltrinelli) di Giuseppe Catozzella
  2. Il padre infedele (Bompiani) di Antonio Scurati
  3. Il desiderio di essere come tutti (Einaudi) di Francesco Piccolo
  4. La vita in tempo di pace (Ponte alle Grazie) di Francesco Pecoraro
  5. Lisario o il piacere infinito delle donne (Mondadori) di Antonella Cilento
  6. Ovunque, proteggici (nottetempo) di Elisa Ruotolo
  7. Come fossi solo (Giunti) di Marco Magini
  8. Bella mia (Elliot) di Donatella Di Pietrantonio
  9. unastoria (Coconino Press - Fandango) di Gipi
  10. La terra del sacerdote (Neri Pozza) di Paolo Piccirillo
  11. Nella casa di vetro (Gaffi) di Giuseppe Munforte
  12. Storia umana e inumana (Bompiani) di Giorgio Pressburger 
Tra questi, c’è anche il popolare romanzo di Marco Magini, Come fossi solo, che ha catturato la mia attenzione al momento della sua uscita, infatti risiede nella mia lista infinita, ma pian piano riuscirò a leggerlo.
Adesso, non ci resta che aspettare il 3 Luglio per scoprire chi tra i 5 finalisti, si porterà a casa insieme al cospicuo premio, l’eccezionale ELISIR che immoralerà il vincitore nel prezioso albo d’oro del concorso e nella storia della letteratura italiana.

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