La biblioteca teologica del Monastero di Strahov a Praga

La bacheca dei libri, ha come modello questa immensa fonte di conoscenza perché: "La lettura è per la mente ciò che l'esercizio è per il corpo

Novità e successi della NORD Editore

Ecco le novità da non perdere e il successo di "Vita dopo vita" che come sottolinea l'Espresso:«La nostra eroina muore e rinasce innumerevoli volte; e il lettore la segue in un crescendo di suspense che sta la fantascienza e il miglior realismo magico. Un romanzo così non si era mai visto.»

Novità e successi della Dunwich Edizioni

La Porta dei cieli, il thriller archeologico protagonista del Blog Tour ancora in corso; Il successo dell'horror "William Killed The Radio Star" uno sfondo musicale dalla intricata indagine psicologica e le attese novità legate ai concorsi della Dunwich.

I 5 romanzi finalisti del Premio Strega 2014.

Ecco i romanzi candidati a entrare nell'immortale albo d'oro del Premio. Il favorito è "Non dirmi che hai paura" vincitore del Premio Strega Giovani. Alla finale del 3 Luglio ha vinto il prezioso elisir Francesco Piccolo con "Il desiderio di essere come tutti".

Novità editoriali da non perdere

Ecco le fresche letture che hanno attirato la mia attenzione. Da un Amore Alieno a Per sempre insieme,dalla passione di Così come sei al distopico fantasy Mystic city, ma un Eccezione serve sempre quindi non perdetevi l'eccezionale caos di sentimenti scritta dall'islandese Audur...

sabato 19 ottobre 2013

Chi legge detta legge! ...

       Ma voi lo sapevate che chi legge detta legge?
Beh! Adesso lo sanno tutti e a ricordarcelo sono due simpatici nemici & amici.

                            Good night e buona lettura.

Il pane del povero è duro, e non è giusto dire che dove c’è poca roba c’è poco pensiero. Al contrario. Stare a questo mondo è una fatica, soprattutto saperci stare. Tratto da Metello

Agenda letteraria
   Buonasera, amici in lettura, oggi 19 Ottobre, l’Agenda letteraria ci ricorda la nascita di un’importante figura del neorealismo italiano Vasco Pratolini, che introducendo la realtà della vita cittadina, ha dato un volto nuovo al realismo che fino ad allora aveva raccontato solo la realtà della vita contadina. Con le sue narrazione sulle vite degli operai, le sue opera si impregnano di un convinto socialismo, come possiamo notare nel romanzo Metello, dove il protagonista è un giovane campagnolo chiamato Metello Salani, che va il città in cerca di fortuna e vivendo la realtà degli operai si unisce agli scioperi portati avanti dal movimento socialista, sullo sfondo di questa realtà cittadina, si sviluppano le vicende private della sua vita. Come ben sappiamo, questo romanzo fa parte di una trilogia chiamata “Una storia italiana”.

Vi lascio con estratto di Metello, un manifesto della realtà sociale degli inizi del Novecento.
...disposto a cedere una giornata di lavoro per due centesimi. Si era inimicato tutti i compagni di Porticciola che vivevano del suo stesso mestiere; e se qualcuno si azzardava a fargli delle rimostranze, lui borbottava tra i denti: “Ho da pagare la balia. Questo deve vivere. L’ho promesso a lei”...

I libri sono specchi: riflettono ciò che abbiamo dentro. Carlos Ruiz Zafòn ...Ricordo ancora il mattino in cui mio padre mi fece conoscere il Cimitero dei Libri Dimenticati.

     Allora, allora... cosa abbiamo trovato nello scaffale...    Numi Paesani, di Americo Brugnola.
   Adesso, immagino vi chiederete: Chi è Amerigo Brugnola e da dove viene fuori questo libro?
  Heh! Heh! La mia libreria avvolte è come quella che troviamo nel bellissimo libro di Carlos Ruiz Zafòn “L’ombra del vento”, sconosciuta e misteriosa e anche se 1250 volumi sono solo una piccola goccia nel mare, in confronto ai 10.000 che la grande Margherita Hack ha donato alla biblioteca di Venezia, per non parlare di quella dei libri dimenticati, ma nel suo piccolo può riservare delle sorprese e questo libro che naturalmente rientra tra quelli in via d’estinzione è un dei tanti “libri dimenticati”, che meritano di essere ricordati.

  Questo libro risale al 1921, è stato impresso dalla Casa Editrice Ausonia a Roma, che naturalmente, non è più in attività da molto tempo.
 Quando guardo i libri dimenticati, mi sento come Daniel Sempere davanti a tutti quei libri sconosciuti, senza nome, ma la loro voce è un eco profondo che risuona nelle orecchie. Così, è anche questo libro, sconosciuto. Dell’autore Americo Brugnola non ho trovato fonti che attestano una biografia, ma solo il suo nome e quello di questo libro che si presenta come un saggio monografico e il contenuto è ambientato nelle campagne di Perugia, lungo la strada Tuderte e racconta di una passeggiata alla scoperta delle rovine e dei luoghi che hanno costituito la cultura di un popolo. I protagonisti di questa passeggiata sono Marino e una fanciulla a cui quest’ultimo ha dato il nome di Naia.
...“Amica mia fra breve voglio condurti con me: faremo insieme un’interessante viaggio, cioè compiremo insieme un pellegrinaggio. Oh, vedrai... vedrai... attraverso luoghi d’immensa delizia... . Ma desidero che  per l’occasione tu muti nome e ne prenda un altro che meravigliosamente ti si addice. Ti chiamerai Naia. ...
La vecchia Tuderte lassù in vetta al poggio s’era già data alla gloria del sole: i campanili, i palazzi, i ruderi delle mura, il tempo della Consolazione fusi in un immenso grogiuolo di bellezza: il pezzo di muro lacero come il vecchio palazzo, l’edificio monumentale come la casa disadorna, anche ciò che si direbbe brutto, tutto , tutto era materiato di bellezza, fuso nell’immenso grogiuolo d’azzurro e oro. Ma in riva al fiume non era arrivata ancora l’onda solare. ...       Poi l’archeologo e Marino, allungando il braccio, cercarono di identificare le catene e le altre montagne più famose portanti un qualche nome, come Nerone, il Catria, il Cetona, l’Amiata, il Velino, il Sirente e i Sibillini e le distese alture ...
 Un libro è un riflesso del suo autore e dal contenuto di questo libro l’unica cosa che posso intuire è la sua passione per la storia e l’archeologia. Che fosse un’archeologo? .... Voi cosa ne pensate?

"Era il genere di complimento di cui Johanna di solito si sarebbe sentita in dovere di ridere, non fosse stato che in quel momento le parve sincero. Non aveva occhi grandi e, se le avessero chiesto di che colore erano avrebbe risposto “Ma, più o meno marroni direi”. Però adesso parevano proprio di un marrone intenso, morbido e luminoso. Non che si fosse improvvisamente messa in testa di essere bella, o qualcosa del genere. Era solo che gli occhi avevano un bel colore, se fossero stati un pezzo di stoffa." Tratto da Nemico, amico, amante...

Parliamo di ...
 Alice Munro
               Ben ritrovati amici in lettura.
 Eccoci di nuovo nella rubrica Parliamo di ... che oggi vi parla della scrittrice del momento Alice Munro la vincitrice del Premio Nobel per la letteratura di questo 2013.
  Ma, chi è questa autrice che il 10 Ottobre è entrata negli annali del Premio Nobel per la letteratura, il più prestigioso del mondo, di cui noi italiani possiamo vantare ben sei vincitori?
 Alice Munro è di origine canadese, e nei suoi 82 anni di vita è diventata una delle scrittrici più autorevoli e apprezzate dalla critica letteraria internazionale, una nuova figura nella letteratura contemporanea. Non ha caso quest’autrice si è ritrovata con questo importante Premio che come giustifica la menzione dei giudici, è:
"maestra del racconto breve contemporaneo".
  Questo perché questa scrittrice sin dalla sua adolescenza quando ha steso il suo primo racconto intitolato “The Dimensions of a Shadow”, ovvero Le dimensioni di un’ombra,  ha sviluppato un particolare stile di scrittura, che ha caratterizzato i suoi testi, infatti la sua prima raccolta La danza delle ombre felici (Dance of the Happy Shades) ha avuto un grande successo e il favore della critica, guadagnandosi nello stesso anno della sua pubblicazione, il 1968 il suo primo Governor General's Award, un premio che si aggiudicherà ancora nel 1978 con la raccolta di racconti Chi ti credi di essere?
 La sua bravura è quella di riuscire a mettere a nudo la parte più intima dei suoi personaggi, attraverso i minuziosi dettagli, che tolgono il velo sulle loro debolezze più nascoste, come il ghiaccio di un lago che si rompe improvvisamente sotto il peso di un pattinatore che si ritrova immerso nella gelida acqua che gli morde la pelle come punte acuminate.
...Lloyd era amato dai pazienti per via delle sue battute scherzose e perché li sapeva prendere con mani forti e sicure. Era largo di spalle, ben piantato e abbastanza autorevole da essere scambiato a volte per un dottore. (Non che la cosa lo lusingasse, peraltro: a suo giudizio, gran parte della scienza medica era una truffa e tantissimi medici, degli emeriti coglioni). ...
Gli scenari dei suoi libri sono circoscritti ai luoghi dove lei ha vissuto, il Canada. Scenari reali, che lei conosce e di cui può parlare liberamente, ciò le permette di rendere i suoi racconti vivi, reali in cui i lettori possono ritrovarsi, marcando un ambiente famigliare, dove però è impossibile rilassarsi, perché grazie alla sua grande abilità di spiazzare il povero lettore con brevi frasi e a effetto che aumentano il ritmo della narrazione.
Alice Munro, a mio avviso è diventato un vero e proprio caso investigativo, perché a Luglio aveva annunciato il suo ritiro dalla scena letteraria, con grande dispiacere dei suoi appassionati lettori. Ora, afferma che non ricordava neanche di essere stata candidata al Nobel e infatti ha ricevuto la comunicazione della sua vincita attraverso la segreteria telefonica, come ha ammesso con suo grande stupore ai giornalisti che erano andati a intervistarla. Ieri, 18 Ottobre, ecco l’ufficiale comunicazione che la grande scrittrice non potrà andare a ritirare il Premio nel mese di Dicembre a Stoccolma, perché è troppo debole e le sue condizioni di salute non lo consentono. Tirando le somme da queste dichiarazioni, diventa logico pensare che il suo ritiro è dovuto alle sue condizioni di salute, che sono diventate tali da impedirle di scrivere, e per una scrittrice puntuale e meticolosa come è la Munro, che ha sempre considerato scrivere una cosa normale come respirare, lascia davvero pensare...
 Comunque, auguriamo che possa rimettersi al meglio questa grande icona femminile della letteratura e chissà che non ci regali qualche altro capolavoro...  
  Beh! Intanto godiamoci quello che c’è, che non è poco e quindi... Buona lettura e buona visione con il trailer del film Away from her - Lontano da lei, tratto dal racconto The Bear Came Over the Mountain del libro Nemico, amico, amante... della nostra Alice Munro.

“I libri non sostituiscono la vita, ma neppure la vita sostituisce i libri.” Joan Fuster

                         
              Buongiorno!  Amici in lettura
        Io penso che Joan Fuster alla fine ha espresso una verità inconfutabile, perché è vero che un libro non sostituisce la vita, ma i libri non sono altro che l’anima, il pensiero di coloro che scrivono, quindi rappresentano la vita stessa degli uomini.  I libri sono ciò che noi siamo, per questo li considero un patrimonio dell’umanità. Naturalmente questo è il mio pensiero e voi cosa ne pensate?
                   Buona Giornata e...
                                           Buona lettura