La biblioteca teologica del Monastero di Strahov a Praga

La bacheca dei libri, ha come modello questa immensa fonte di conoscenza perché: "La lettura è per la mente ciò che l'esercizio è per il corpo

Novità e successi della NORD Editore

Ecco le novità da non perdere e il successo di "Vita dopo vita" che come sottolinea l'Espresso:«La nostra eroina muore e rinasce innumerevoli volte; e il lettore la segue in un crescendo di suspense che sta la fantascienza e il miglior realismo magico. Un romanzo così non si era mai visto.»

Novità e successi della Dunwich Edizioni

La Porta dei cieli, il thriller archeologico protagonista del Blog Tour ancora in corso; Il successo dell'horror "William Killed The Radio Star" uno sfondo musicale dalla intricata indagine psicologica e le attese novità legate ai concorsi della Dunwich.

I 5 romanzi finalisti del Premio Strega 2014.

Ecco i romanzi candidati a entrare nell'immortale albo d'oro del Premio. Il favorito è "Non dirmi che hai paura" vincitore del Premio Strega Giovani. Alla finale del 3 Luglio ha vinto il prezioso elisir Francesco Piccolo con "Il desiderio di essere come tutti".

Novità editoriali da non perdere

Ecco le fresche letture che hanno attirato la mia attenzione. Da un Amore Alieno a Per sempre insieme,dalla passione di Così come sei al distopico fantasy Mystic city, ma un Eccezione serve sempre quindi non perdetevi l'eccezionale caos di sentimenti scritta dall'islandese Audur...

martedì 29 ottobre 2013

News! Ritorna il grande genio. George R.R. Martin con una serie di nuove avventure, direttamente dal mondo galattico.

Eccola l’ultima avventura del genio fantascientifico George R.R. Martin, il grande scrittore e famoso sceneggiatore, che con il ciclo “Cronache del ghiaccio e del fuoco” ha conquistato il mondo letterario internazionale e anche quello cinematografico, con la serie Game of the thrones.

Per oggi 29 Ottobre nelle librerie italiane è fissato il decollo del vascello spaziale più improbabile (improbabile come un Hobbit?) del mondo spaziale. Dopo questo ciclo fantasy, il pluripremiato scrittore torna con un libro che ci trasporta nel mondo della fantascienza, con Haviland Tuf, un viaggiatore delle stelle, che ci terrà incollati alle sue rocambolesche avventure tra le galassie, dove affronterà vari personaggi che con la loro temibile veste, terranno occupato il povero Tuf. Tra umorismo nero e lotte ambientali, George R.R. Martin ci presenta una serie di storie legate a questo improbabile eroe dello spazio e allo stesso tempo c’impartirà una lezione molto importante. 

"Non si legge per la scuola, per il popolo, per l'ingegno ma per l'anima e la vita." I maestri spirituali

    Buongiorno amici in lettura,
       Perché leggiamo?
I maestri spirituali hanno detto la loro, per me la lettura è un piacere, da cui naturalmente traggo anche profitto.
E come disse Thomas Jefferson: “Non posso vivere senza libri”.
E voi cosa ne pensate?
                  Splendida giornata e...

                                              Buona lettura

lunedì 28 ottobre 2013

Suspense - In anteprima ancora per pochi giorni un intricato giallo storico da non perdere.

 Un caloroso saluto a voi, amici lettori e appassionati di gialli, oggi voglio presentarvi un libro che mi ha entusiasmato e di cui potete godervi ancora fino al 31 ottobre la super anteprima in versione ebook a soli 2,99. L’offerta è presentata dalla timeCRIME, e il romanzo in questione è Rosso veneziano, un giallo storico di quelli che mi fanno impazzire.

La trama è ambientata in una storica Venezia del periodo cinquecentesco e il protagonista è uno dei grandi pittori del Rinascimento  Zorzo Cigna, in arte Giorgione. Un giallo, con un grande artista a fare da investigatore per l’omicidio del suo amico fra’ Placido, che si è consumato tra le fiamme dell’ospeal vicino alla chiesa di Santi Giovanni e Paolo. A insospettire il nostro improvvisato ispettore, sono degl’indizi sospetti sulla scena e la serie di continui incedi che si sviluppano nella città lagunare. Ma qual è il movente e soprattutto chi c’è realmente dietro queste oscure vicende. Un intrigo da non perdere che affascina anche per la suggestiva ambientazione, nata dalla fervida mente di Guido Sgardoli, che sembra essere entrato alla grande nel mondo della narrativa per adulti, dopo l’esperienza come scrittore di libri per ragazzi.
Andiamo a scoprire se possiamo promuovere quest’autore anche su questo genere letterario, dove si è messo in mostra con una storia davvero niente male.
Dal 31 Ottobre, questo libro sarà disponibile in versione cartacea al prezzo di 10,00 euro.

domenica 27 ottobre 2013

“If you presume to love something, you must love the process of it much more than you love the finished product.”

Incontriamo…
John Irving
“Se si presume di amare qualcosa, dovete amare il processo di essa molto più di quanto ami il prodotto finito.”
     Eccolo! Amici in lettura, il protagonista di questo nuovo appuntamento con la rubrica Incontriamo...  John Winslow Irving.
 A ricordarmi questo scrittore, nonché sceneggiatore statunitense, è stata un’amica che ha gentilmente condiviso il suo pensiero con la bacheca dei libri. Così, voglio lasciarvi incontrare il carisma del celebre autore di un libro che è diventato famosissimo come la sua trasposizione nel film dal titolo omonimo e gli è valso un Oscar come miglior sceneggiatura non originale, The Cider House Rules”, in italiano “Le regole della casa del sidro”.



Pensò alle regole.  ...  Le vere regole della casa del sidro erano quelle di Mister Rose. E quali erano le regole a St. Cloud's? Quali erano le regole di Larch? Quali regole il dottor Larch osservava, quali violava, quali modificava e con quali criteri? Chiaramente Candy osservava certe regole, ma messe da chi? E lo sapeva, Wally, che regole fossero?
 Questa, è la storia di un giovane orfano che si chiama Homer Wells, e racconta la sua vita all'interno dell'orfanotrofio di St.Cloud's, che prosegue quando è grande, in un frutteto dove viene prodotto sidro. Il film, vede come protagonisti Tobey Maguire, che mi ha trascinato, anche nelle vesti di Spiderman e la bravissima nonché affascinante Charlize Theron, indimenticabile nel bel film Sweet november. La pellicola, risale al 1999 e la regia è stata affidata a Lasse Hallström, che con la sceneggiatura del nostro autore, ha realizzato un film da 7 nomination e 2 premi Oscar. Ma a consacrarlo come scrittore a livello internazionale è stato il romanzo che racconta la difficile vita dello scrittore T.S. Garp, che s’intitola “Il mondo secondo Garp”, pubblicato nel 1978, con cui l’anno seguente si aggiudica il National Book Award. 
 John Irving, ha saputo far parlare di sé, non solo come scrittore di ben 11 romanzi, che hanno conquistato la critica e i lettori, come il mondo cinematografico, dove si è dimostrato uno sceneggiatore di grande talento, ma anche nel mondo del Wrestling. Questo sport, è la sua passione e il tappeto del ring è stato uno sfondo che ha fatto parte della sua vita, nonostante lui fosse nato per essere un perdente, infatti è il suo allenatore gli consiglia la strategia che deve seguire uno come lui: "Un perdente è in grado di dare un morso sano".
 Se come lottatore è pessimo, di certo non lo è come scrittore, infatti come gli altri suoi scritti anche il suo ultimo romanzo che è stato pubblicato lo scorso anno, In una sola persona, è un romanzo che mette a segno e ti spiazza letteralmente. Perché? La storia come tutte quelle dei suoi libri è schietta reale, e mette in chiaro qualcosa. Questa volta non è l’abuso sui minori o la vita in un orfanotrofio, ma quella del sesso, un tema forte che nelle sue 500 pagine viene trattato attraverso i ricordi di William, un famoso scrittore che racconta come la sua prima esperienza sessuale abbia influito sulla sua vita. E lei, Miss Frost è il personaggio che sta sullo sfondo del delicato tema dei transessuali e dell’omosessualità. Nonostante, le voluminose pagine, il libro scorre come un fiume in piena, attraverso il linguaggio schietto e incalzante di questo autore, che ha scritto dei libri che è impossibile dimenticare, come questo e soprattutto il mio preferito “Le regole della casa de sidro”.
Vi lascio, con un passo del romanzo, In una sola persona.
“Comincerò da Miss Frost. Alla gente dico sempre che sono diventato scrittore per merito di un certo romanzo di Charles Dickens letto all’età cruciale di 15 anni, la verità è che ero ben più giovane quando ho incontrato Miss Frost e ho immaginato di fare sesso con lei, e quell’istante di epifania sessuale ha coinciso con la timida nascita della mia immaginazione autoriale. Sono i nostri desideri a plasmarci In un minuto scarso di accese, inconfessabili fantasie ho desiderato di diventare scrittore e di fare sesso con Miss Frost, non necessariamente in quest'ordine”.

Ho cercato pace ovunque, senza trovarla mai tranne che in un angolo con un libro

     Buongiorno amici in lettura,
 con questa bella citazione latina, tratta dal memorabile romanzo di Umberto Eco, “Il nome della rosa” vi auguro una buona giornata, ma prima di lasciarvi voglio raccontarvi quello che mi è capitato ieri mentre mi è ripassato tra le mani un bellissimo libro, che sicuramente molti appassionati lettori hanno già letto, “Le ceneri di Angela” di Frank McCourt, che oltre al resto, conteneva un frase che mi ha veramente colpito per la sua profonda saggezza:
“Dovete studiare e imparare per farvi un’opinione vostra sulla storia e su tutto, se la mente è vuota le opinioni uno non se le può fare. Riempitevi la mente, riempitevi la mente. La mente è il vostro tesoro e nessuno al mondo può ficcarci il naso.”
 Una frase molto significativa che fa comprendere non solo l’importanza della storia e il profondo male che porta in sé l’ignoranza, ma mi ha fatto riflettere sul fatto che queste parole, possono risultare vuote, prive di significato proprio quando è necessario comprenderle appieno e quando il momento della comprensione arriva è già tardi per recuperare ciò che si è perso per colpa dell’ignoranza. Voi cosa ne pensate?
                                      Una buona giornata e...

                                                                   Buona lettura

giovedì 24 ottobre 2013

News! Le novità che non bisogna perdere, Dove? Ma, in libreria.

Ecco i libri che sono usciti questa settimana e che la bacheca dei libri, vi suggerisce di aggiungere alle vostre letture.

Grande! Amici in lettura, ecco finalmente in libreria il libro che io, come anche i moltissimi fans di Gleen Cooper abbiamo atteso: “Il calice della vita” edito dalla casa editrice NORD.
Indecisi se comprarlo o meno? Leggete l’anteprima e se vi intrica allora e fatta.
Di questo romanzo si è già parlato molto. È ambientato tra il XV secolo e i tempi odierni. Come potete immaginare dal titolo il centro attorno a cui ruotano le vicende è il Santo Graal. In pieno stile Gleen Cooper, le vicende odierne si dipartono da un omicidio e tutto è collegato al leggendario calice.


Eccolo! Finalmente è arrivato il seguito del bestseller Non lasciarmi andare di Jessica Sorensen.
È tornata l’autrice americana da 2 milioni di copie, Jessica Sorensen, con il seguito del romanzo che ha conquistato milioni di lettori nel mondo. Il nuovo romanzo s’intitola Tienimi con te, proseguono le vicende dei due amici che finalmente si sono lasciati trascinare dal loro amore, Ella e Micha.
Ma cosa pensano i giornali di questo nuovo romanzo?
“Il segreto del successo è la passione, unita a un segreto doloroso che ha allontanato Ella e Micha, migliori amici trasformati in qualcosa di più.”     Panorama.it
“The secret trilogy è stato il caso editoriale americano dell’anno. Il primo volume è già in classifica e si avvia a diventare il nuovo Cinquanta sfumature.”   Vanity Fair
Vi presento il regno di Estelle, tra torte di mele, brownies al cioccolato, muffin e tisane profumate... e Il club di cattive ragazze

È di ieri 23 ottobre, l’uscita di questo romanzo edito dalla Feltrinelli, che ha aggiunto un pizzico di pepe alla sua vicenda che ruota attorno al club di lettura di Estelle, che decide di animare le sorti del suo gruppo al femminile, seguendo il consiglio di Mae West, che senso ha resistere a una tentazione, se tanto poi ce n’è subito un’altra?





Un’altra lettura che non va tralasciata è quella di “La strada verso casa” del bravissimo Fabio Volo.

Una nuova storia in pieno stile Fabio Volo, uno scrittore che ho molto apprezzato nei suoi precedenti romanzi e di cui suggerisco la lettura. La trama ruota attorno a Marco alla sua incostante nell’amore e Andrea che a differenza del suo fratello minore ha vissuto una vita ordinata e perfetta se così possiamo definirla. Due fratelli diversi che gli eventi costringono ad avvicinarsi e a capirsi di nuovo. Dietro tutto si cela un inconfessabile segreto di famiglia...  un libro che ci farà ridere, emozionare e commuovere tra la leggera scrittura di uno scrittore che ormai tutti conoscono e amano.



Di Ilde ce n’è una sola, questo è il titolo del nuovo romanzo di Andrea Vitali, un’autore che non ha bisogno di presentazioni.


Lo stimato Andrea Vitali, non ha certo bisogno di presentazioni, e questo suo nuovo romanzo da leggere in un fiato è una storia ambientato negli anni Settanta e gli ingredienti sono: un ritrovamento fortuito, un marito sospettoso, una moglie giovane e disinibita dal caratterino pieno di aghi. Un’altra storia che mostra i segni della scrittura di un grande autore della narrativa italiana.



Un altro grande autore della narrativa italiana Gianrico Carofiglio ritorna alle stampe con “Il bordo vertiginoso delle cose”.

Un romanzo che è considerato di formazione alla vita e alla violenza, racconto sulla passione per le idee e per le parole, storia d’amore, implacabile riflessione sulla natura sfuggente del successo e del fallimento. Questo romanzo è lasciato alla libera interpretazione del lettore, perché “il bordo vertiginoso delle cose”, può essere un a tu per tu con la propria coscienza. Un risvolto della vita, dove non è mai troppo tardi per poter ricominciare. 




mercoledì 23 ottobre 2013

“La fantasia fa parte di noi come la ragione: guardare dentro la fantasia è un modo come un altro per guardare dentro noi stessi”. Gianni Rodari

Agenda letteraria
  Ben ritrovati, amici in lettura, eccoci al momento dedicato ai nostri amati autori. E tra le note dell’Agenda letteraria, oggi 23 Ottobre, viene riportata la nascita di un grande scrittore e maestro che ha seminato gioia e fantasia per i più piccoli, il mitico Gianni Rodari. Uno scrittore, che si è dimostrato anche un bravo pedagogista, insegnando ai bambini attraverso le sue intramontabili filastrocche, poesie e numerosi racconti che hanno fatto crescere generazioni di giovani menti. Infatti chi non conosce Le avventure di Cipollino, La freccia azzurra o le sue Filastrocche in cielo e terra.

Giornalista oltre che scrittore e insegnante, ha curato una rubrica per il giornale L’Unità. È stato fondamentale il suo contributo alla letteratura per ragazzi, che con il suo libro “La grammatica della fantasia”, ha introdotto  l’arte d’inventare storie. Impossibile dimenticare anche i riconoscimenti, infatti è stato vincitore di vari premi, il più importante è stato quello di Hans Christian Andersen nel 1970.
Vi lascio con un piccolo passo tratto dal libro “La freccia azzurra”:
La Befana era una vecchia signora molto distinta e nobile: era quasi baronessa.
- La gente – borbotta qualche volta fra sé – mi chiama semplicemente «la Befana», e io non protesto, perché bisogna pure compatire gli ignoranti. Ma sono quasi baronessa: le persone per bene lo sanno.
- Sì, signora baronessa – approvava Teresa, la serva, per farle piacere. ...

Nessun libro finisce; i libri non sono lunghi, sono larghi. Giorgio Manganelli

         Buongiorno amici in lettura,
   questo sagace pensiero del nostro stimato critico letterario mi fa considerare una domanda. Cos’è l’infinito?
Le menti razionali, come i matematici direbbero che  ∞  ha vari significati, in correlazione con la nozione di limite; il libro che ha sempre la parola giusta, il vocabolario dice che si definisce tale, ciò che non ha principio né fine; i filosofi direbbero che  l’infinito è senza-fine perché rappresenta la qualità di ciò che non ha limiti o conclusione; l’immortale Leopardi dice: 
...interminati
 Spazi di là da quella, e sovrumani
 Silenzi, e profondissima quiete...
Infinito silenzio...
per il greco Anassimandro, L'infinito è immortale... e indistruttibile. Io risponderei, con una parola LIBRI.
Perché?    Semplice, loro sono la somma dei pensieri umani e i libri sono l’umanità ovvero noi.
              Con questi grovigli filosofici vi auguro una BUONA GIORNATA e....

                                                  Buona lettura

martedì 22 ottobre 2013

Ecco la sera noiosa: che fare in tanta tristezza? Viene l'amico del cuore, m'abbandono alla sua carezza. ... Ivan Alekseevič Bunin

Agenda letteraria
  Eccoci! È giunto il momento di sfogliare l’Agenda letteraria e di ricordare la nascita di un altro grande letterato, il primo Premio Nobel russo, nel 1933, il poeta e narratore Ivan Alekseevič Bunin. La motivazione è stata: "per la precisione artistica con la quale ha trasposto le tradizioni classiche russe in prosa"
Questa figura come molti poeti russi ha attirato la mia curiosità, quando ero alla ricerca d’informazioni su un'altra icona della letteratura americana Henry Wadsworth Longfellow, e ho scoperto che questo Premio Nobel, ha curato la traduzione in lingua russa dell’opera The Song of Hiawatha. Una piacevole scoperta che mi ha fatto conoscere questo autore che oggi 22 ottobre ho il piacere di ricordare attraverso l’agenda letteraria. Bunin ha scritto varie raccolte di poesie, ma il pubblico letterario l’ha apprezzato di più per i suoi racconti, che riflettono in modo realistico la tradizione rurale dl suo paese e il suo stato di emigrante che darà voce ai suoi romanzi più famosi L'amore di Mitja e La vita di Arsen’ev  e L’affare dell’alfiere Elaghin.
Vi lascio con una bella poesia tratta dalla sua prima raccolta di poesie.
Alba ottobrina

Impallidita la notte, la luna tramonta
 sul fiume come rossa falce.
 La nebbia sonnolenta sui prati s’inargenta,
 Il nero canneto, impregnatosi, esala fumo,
 Il vento fa frusciare il canneto.

V’è quiete nel villaggio. Nella cappella la lampada
 Si offusca, ardendo stancamente.
 Alla tremula oscurità del giardino intirizzito
 Si propaga dalla steppa a ondate la frescura…
Lentamente rosseggia l’aurora.

I poeti son vecchi signori che mangian le stelle distesi sui prati delle loro ville. E s'inventano zingare e more per farsi credibili agli occhi del mondo col loro dolore. (Tratto da: I poeti)

Chiacchiere in libertà
Ecco che arriva il momento di fare due chiacchiere. Il Premio Nobel si è concluso splendidamente e come sappiamo il 10 Ottobre i giurati di Stoccolma hanno deciso chi a Dicembre dovrà recarsi nella bellissima città svedese a ritirare il prestigioso riconoscimento, che è considerato un grande merito per la carriera di chi lo riceve. Come tutto il mondo sa, per il settore letteratura, ha visto premiato il suo talento la bravissima scrittrice canadese Alice Munro, di cui ho piacevolmente parlato nella rubrica Parliamo di... . Mah! Qual è il punto della nostra discussione?
  Beh! il dilemma che mi ha incuriosito è la candidatura a questo premio del nostro amato prof italiano, il grande Roberto Vecchioni, che con grande stupore degli italiani e dello stesso cantautore, che si è visto proporre alla pari del mitico Bob Dylan, Leonard Cohen che sono stati candidati come cantautori, la nuova categoria che i responsabili del prestigioso Premio hanno deciso di inserire tra le varie categorie presenti.
  Ciò che mi sbalordisce è stata la grande indignazione degli stessi italiani nei confronti del povero cantautore, che umilmente parlando non si spiega come e perché sia stato candidato. La discussione nei suoi confronti è stata molto accesa tanto che dalle sue interviste e dagli articoli letti il povero prof invece di essere contento o lusingato mi è sembrato così spaventato dalla cosa che non faceva altro che scusarsi con i suoi connazionali, che continuano a domandarsi perché non Francesco De Gregori?
 La critica potrebbe sembrale legittima, ma secondo me non è stato corretto inveire con simili toni contro questo cantautore e scrittore del resto,  infatti oltre ai testi delle più di duecento canzoni, che ha composto, gli eminenti giudici dell’Accademia di Stoccolma hanno considerato anche il suo apporto in campo letterario, con i suoi due romanzi editi dalla casa editrice Einaudi,  Scacco a Dio, del 2011, Il libraio di Selinunte del 2007, e poi
Volevo. Ed erano voli del 2008, Di sogni e d’amore. Poesie 1960 – 1964, che raccoglie una parte della sua vena poetica.

I suoi romanzi, mostrano il profondo rispetto per la letteratura, infatti le vicende si sviluppano attraverso gli insegnamenti dei grandi autori del passato, i classici..., letti a voce alta dal libraio di Selinunte a un giovane ragazzo che si ritrovava a volare tra le opere di Pessoa, Saffo, Tolstoj, Rimbaud… Un libro che come il pifferaio magico incanta con la sua melodiosa poesia, infatti ecco cosa dicono alcuni lettori:
12/09/2011 at 10:05 pm  
NICOLETTA ha detto: LA CANZONE CHE PORTA QUESTO TITOLO è BELLISSIMA, EMOZIONANTE , UNICA. IL LIBRO ANCHE. IO HO UTILIZZATO QUESTO TESTO PER UN LAVORO SULLA CONTINUITà FRA ORDINI DI SCUOLA: UN SUCCESSO
 20/09/2011 at 8:57 pm  
LUISA ha detto: Un libro che è pura poesia, ricerca raffinata, dichiarazione d’amore per altri libri e immensa capacità di farli amare e ricordare sotto una luce nuova. “Il libraio di Selinunte” è una lettura meravigliosa, che tutti dovrebbero affrontare. Mi ha emozionata e coinvolta, parola dopo parola, fino all’ultima pagina.
Ecco cosa scrive in Scacco a Dio:
Sembra quasi che lo facciano per farmi dispetto: arrivati a un certo punto è come se spegnessero la stella che li guida, come se s'incidessero un'altra linea della vita sulla mano. No, non parlo di peccati, quelle sono minuzie: dico il loro cammino, il corso del loro destino. Hanno un solco da seguire, un viaggio da compiere e improvvisamente lo cancellano, lo resettano vogliono essere altri da sé; stropicciano le loro anime fino a rendersele irriconoscibili, si ribellano alla felicità.
 E nel Libraio di Selinunte:
E voi cosa ne pensate? 
 Secondo me, nonostante, tutto non è stata immeritata questa candidatura, anzi come italiani dovremmo essere contenti che in questa categoria sia stato considerato di merito un nostro grande autore, senza nulla togliere agli altri cantautori italiani.

”Prenditi tutto il tempo che ti serve. Ricorda, a volte bisogna buttarsi, rischiare, prendere in mano la vita, fosse anche per un giorno soltanto.”

Caffè letterario
       Buongiorno amici in lettura,
  al mattino niente è più piacevole di un buon caffè accompagnato da una buona lettura per iniziare al meglio la giornata, infatti:                 
“Happiness is a cup of coffee and a really good book”.
 Per mettervi di buon umore oggi vi propongo un libro che mi ha letteralmente conquistata e che a differenza di altre novità ho scoperto per caso, infatti forse qualcuno l'ha letto o lo conosce perché è di qualche anno fa, “La libreria dei nuovi inizi” di un’autrice che onestamente parlando ancora non conoscevo, ma che mi ha conquistata con il suo esotico fascino, che caratterizza anche la sua  piacevolissima scrittura, Anjali Banerjee.
Ma chi è questa affascinante scrittrice?
Anjali Banerjee, è una scrittrice di origine indiana, infatti è nata nel Bengala, però ha praticamente vissuto in Canada, fino al matrimonio che la porta a vivere nello Stato di Washington negli Stati Uniti. È autrice di diversi libri sia per adulti che per ragazzi e “La libreria dei nuovi inizi” è stato il romanzo che l’ha fatta conoscere ai lettori italiani nel 2011, grazie alla pubblicazione della Casa Editrice Rizzoli.
La libreria dei nuovi inizi, è stato definito un romanzo da favola moderna, perché contiene quei magici elementi, che lo rendono tale, come un’amore incantato, ma dal mio punto di vista è l’amore per i libri a salvare la protagonista Jasmine, una donna, che si ritrova con il cuore spezzato dopo il tradimento del marito, e sarà la surreale libreria di sua zia a farle scoprire che la vita ha molto da offrire, infatti grazie a quei libri e al mondo che gira attorno a loro, imparerà una importante lezione e scoprirà che esiste un nuovo inizio nella vita. Questo libro mi ha incantato, sarà perché una libreria confortevole e con quel certo non so che... è sempre stato il mio sogno e chissà che un giorno non metta in atto il mio desiderio, una libreria che è come un rifugio confortevole, dove i suoi clienti non comprano solo i libri, ma possono ritrovarsi e godere del piacere che solo la lettura può dare.
Ci sono cose che accadono e ti trovano del tutto impreparata. Robert, il mio ex marito, aveva sempre usato il suo indiscutibile fascino come un’arma letale, senza badare ai cuori che spezzava, o alle vite che rovinava. Per non parlare dei letti nei quali si svegliava il mattino dopo. Mia madre continuava a ripetermi: “Visto, Jasmine, hai voluto sposarti un americano? Dovevi prenderti un bengalese come noi: fedele, di buon cuore, e rispettoso della nostra cultura”. E io me lo vedevo, il perfetto marito bengalese, in ghingheri nel tradizionale churidr kurta, durante il mio allegro e colorato matrimonio indiano. Ma mia madre non vedrà mai realizzato il suo sogno, perché io non ho nessuna intenzione di sposarmi un’altra volta. Adesso che ho ottenuto il divorzio, ho deciso di prendermi una pausa da Los Angeles. E da quel delinquente del mio ex marito, l’uomo che un tempo mi sembrava perfetto. Così eccomi qui, sul battello diretto a Shelter Island, il piccolo grumo verde di pioggia e oscurità nel mezzo di Puget Sound. Sul pontile, il vento mi frusta i capelli, ricordandomi che sono viva, e che posso ancora sentire il freddo. ... Man mano che ci avviciniamo all’isola, il contorno della costa est comincia a emergere dalle nebbie. Le distese di corbezzoli e abeti lasciano il posto a spiagge rocciose e selvagge, mentre i fianchi delle colline, ricoperti di foresta, si slanciano verso il cielo grigio che sembra di peltro, e la città di Fairport abbraccia la baia con il suo agglomerato di edifici antichi e di luci baluginanti. Ho un tuffo al cuore. Che ci faccio io qui? ... La lettera con la richiesta a cui non ho potuto dire di no. Nell’era della posta elettronica, zia Ruma preferisce scrivere come ai vecchi tempi. Tiro fuori la lettera dal suo nascondiglio e la annuso: una lieve fragranza di rosa. Ogni volta che apro il foglio, il profumo cambia: ieri sandalo, il giorno prima gelsomino. Ma le parole sono sempre le stesse, scritte con inchiostro dorato nella calligrafia un po’ obliqua della zia: Devo tornare in India. Voglio che tu ti prenda cura della libreria mentre non ci sono. Solo tu puoi farlo. ... Mi promette un rifugio sicuro tra i grandi classici della letteratura, anche se, a dire la verità, saranno anni che non leggo un romanzo tutto intero. ... Quanto può essere difficile convincere qualcuno a comprare l’ultimo libro di Nora Ephron o Mary Higgins Clark? Un mese a Shelter Island, a lavorare in una libreria, non è poi un sacrificio così grande da fare per una persona a cui vuoi molto, molto bene. Mi sono portata dietro del lavoro, per tenermi occupata: ho con me un voluminoso mazzo di report ancora da studiare. ... Il negozio della zia è a qualche isolato a nord del porticciolo, sul mare. Un edificio vittoriano a tre piani, stile Regina Anna, in terra d’ombra bruciata e bianco. Sono quasi arrivata, ... avevo dimenticato che l’edificio fosse così grande e dall’architettura così complessa: un intreccio di bovindi, torrette e un portico a colonne che corre lungo tutta la facciata. Da vicino salta all’occhio qualche indizio di rovina ... La pesante porta si richiude sbattendo alle mie spalle, lasciando fuori il resto del mondo. Un vago sentore di lucido per i mobili al limone si fa strada nell’aria, superando la coltre di polvere; sento odore di naftalina. ... Non c’è superficie che mia zia non abbia occupato. Alla mia sinistra sul muro è appeso un polveroso tappeto Kashmir che raffigura in oro e rosso l’albero della vita. ... vado a sbattere contro un tizio che sembra essersi materializzato dal nulla. Alzo lo sguardo, presa alla sprovvista, e vedo un volto vissuto, due occhi cerchiati, capelli scuri in disordine, come se il vento li avesse appena scompigliati. ... Ha in mano una pila di libri: ha quanto pare ha un sacco di tempo libero. ... Cerco di scivolargli accanto per passare oltre, e per poco non inciampo in una piega del tappeto. Lui si fa da parte. “Ha fretta vedo.”   “La mia è la velocità normale. Non ho ancora regolato l’orologio sul tempo di Shelter Island.” Mi guarda dritto negli occhi, impassibile. “Da dove arriva?” mi domanda. “Los Angeles. Sono venuta per dare una mano alla zia Ruma in libreria... per un po’.” Sì, dare una mano alla zia... ma tutto quello a cui riesco a pensare adesso è ce muoio dalla voglia di una doccia calda e di una tazza di caffè bollente. “Sua zia. L’incantevole signora col sari?”  “Proprio lei.” E così gli uomini guardano mia zia. E mia zia va ancora in giro col sari. “Evidentemente la bellezza e di famiglia” continua lui. Sento di arrossire fino alle orecchie. Per fortuna sono ben nascoste dai capelli. È da tempo che ho smesso di sentirmi bella. “Si diverte a fare lo sfacciato, signor...”    “Hunt. Connor Hunt. E lei dev’essere Jasmine.”   “Come fa a saperlo?”   “Ho sentito sua zia parlare di lei. E ha detto cose molto intriganti.” Intriganti? Non c’è niente di intrigante che si possa dire di me. “Cioè, ha sentito mia zia spettegolare su di me? E cosa avrebbe detto, di grazia? Mi sa che dovrò farci due chiacchiere.”     “Ha detto che lei lavorerà qui in libreria.”   “Tutto qui?”    “E poi che... è in fuga.”    “Io, in fuga?” Alzo la voce senza rendermene conto, e sento un nodo alla gola. “Questi non sono certo affari suoi, signor Hunt, e poi io non sto fuggendo da un bel niente. Giusto per chiarire le cose.” Lui alza le mani: “Certo, si figuri.”    “Ho un sacco di lavoro che mi aspetta, quindi, se non le dispiace, vado a cercare la zia.”    “Non ha nemmeno tempo per un caffè? O magari un tè?”  È incredibile questo tipo. “Senta, finché sarò su quest’isola, non avrò mai tempo per un appuntamento galante, chiaro?”  Specialmente non con uno come te. Uno che ci prova con la prima che capita. Uno tale e quale a Robert. “Chi ha parlato di appuntamenti galanti?” Fa un passo in avanti, e io uno indietro. “Le capita spesso di attaccare bottone con le donne in libreria?”   “Mi è capitato solo con lei. Non c’è un modo per farle cambiare idea, sul caffè? O tè?”   “Lo escludo categoricamente.” Vorrei prenderlo a spintoni e mandarlo dritto alla porta. Che faccia tosta! Si, è proprio uguale a Robert, che ha sempre fatto il cretino con qualunque essere umano di sesso femminile gli capitasse a tiro. Ma io non ho nessuna intenzione di ricascarci. Ormai sono diventata la fortezza di me stessa. Lui si accarezza un sopracciglio. “Come vuole. Mi dispiace molto. Non mi resta che sperare di vederla ancora.” Poi, senza far rumore, scivola verso la porta, per scomparire nella sera, mentre ormai ha cominciato a piovere forte. Me ne sono liberata, ben fatto Jasmine. Ma non riesco a togliermi dalla testa la sfacciataggine con cui quel Connor Hunt ha cercato di rimorchiarmi ... Dal reparto dei libri di storia, ... Il signore che dorme in poltrona lascia andare una russata più forte, che mi fa quasi sobbalzare. “Bippy! La mia nipotina!” sento gridare alle mie spalle. È la zia finalmente. ... In quel momento, un uomo, visibilmente irritato, entra di corsa nella stanza. È vestito con una cura pazzesca, in un pendant di colori autunnali, e ha i capelli neri pettinati all’indietro e impomatati con una dose più che abbondante di gel. E il tipo che la mattina passa delle ore davanti allo specchio a farsi bello. Tutto in lui è delicato e quasi femmineo, e i lineamenti sono smussati come se fossero stati scolpiti da un venticello leggero. ... “Lui è Tony” mi informa la zia. “È il mio aiutante. Lavorerete insieme mentre io sarò via.”... Mi sento come se mi fosse appena arrivato un pugno in pieno stomaco, ma in qualche modo riesco a fare una specie di sorriso. “Benissimo” dico il più educatamente possibile. ... Tony mi guarda dall’alto in basso. “Una cosa l’abbiamo capita, e cioè che ti sai vestire. Ma guarda che questa roba va bene per la città. Qui non ti serve a un bel niente. E anche i tacchi... non potrai certo indossarli per lavorare! I piedi ti faranno vedere le stelle.” In effetti, le dita mi fanno già male da un po’. “Ho un paio di scarpe da ginnastica in valigia” lo rassicurò. “E allora infilatele” fa lui, severo. Poi, con aria preoccupata aggiunge: “E ce li avrai un paio di jeans, voglio sperare!”.   “Un solo paio,” Tony alza drammaticamente gli occhi al cielo. “Be’, allora ti toccherà fare un sacco di bucato, a meno che non ne compri un altro paio. Sari indaffarata tutto il giorno, dovrai badare a mille cose insieme.” ... “Questa non è una normale “libreria indipendente” come le altre, tesoro” puntualizza la zia. Mi domando cosa voglia dire. Sto per gettare la spugna, quando lei aggiunge: “A volte mi sveglio ed è tutto sottosopra, tutto spostato. Libri qui, libri lì... chi li acchiappa più!” sorride come se avere dei libri che fanno il bello e il cattivo tempo fosse la cosa più normale del mondo. “Ma chi li sposta? Tony? I clienti?” chiedo, sperando che mi risponda in modo logico. “E chi lo sa, tesoro! Qualcuno che non vuole che i grandi classici siano dimenticati, immagino. Il colpevole questa volta è stato furbo: ha scelto libri di autori diversi, così non posso risalire a lui. Adesso vieni con me cara. Dobbiamo fare un giro nella libreria. E poi sarà l’ora del tè.” ... “Ti dimenticherai di quel poco di buono di Rob mentre sei qui, cara, vedrai. Gli autori ti aiuteranno .” Indica della stampe appese al muro, disegni a inchiostro di scrittori famosi. “Charles Dickens. Laura Ingalls Winder.”  Laura Ingalls Winder? Quella della Piccola casa nella prateria? Cerco di non scoppiare a ridere. La zia è sempre stata un po’ eccentrica. “Gli scrittori ti aiuteranno” ripete. “Le loro parole. Quello lì con la fronte così grande è Edgar Allan Poe. E naturalmente c’è Jane Austen. Il suo unico ritratto sopravvissuto. Una riproduzione, cioè.”  “Sembra così giovane... e così ordinaria.” Accarezzo la stampa, la tela ruvida della sua guancia. Gli occhi di Jane sembrano seguirmi attraverso i secoli. “Non parlare male dei morti.” La zia si guarda intorno, come se Jane Austen potesse saltar fuori da dietro un angolo da un momento all’altro. “Su, andiamo a prenderci il nostro tè.”   “Prima devo assolutamente controllare la posta.” È un po’ che le mie mani fremono, impazienti di muoversi sui tasti del BlackBerry, di avviare il Netbook. “Tranquilla, tesoro. Avrai tutto il tempo nei prossimi giorni.” ... “Il reparto dei libri antichi.” Entriamo in una stanza chiusa e soffocante, con alte scaffalature che coprono tutte le pareti. Anche qui l’aria è pregna di polvere e l’odore della carta fa prudere il naso. “Guarda qui. Lo sai che questa specchiera apparteneva a Charles Dichens?” Appeso al muro, uno specchio rettangolare con una cornice molto elaborata cattura per un attimo l’immagine dl mio viso. Oddio, ma questa è la mia faccia? Ho davvero un’aria così stanca e sciupata? “Gran bell’oggetto deve valere una fortuna, se è davvero appartenuto a Dickens.” Cosa di cui dubito fortemente. “È una specchiera da camino vittoriano, primo periodo, 1830 circa.” Nel corridoio qualcuno si schiarisce rumorosamente la gola, il viso nascosto nell’ombra. “Mi scusi se l’abbiamo disturbata” fa subito mia zia; ... È un tipo alto, con le spalle larghe. ...  Mi spinge fuori dall’ufficio verso l’ampia sala da tè. Qui il tempo sembra essersi fermato a qualche decenni fa: addossato alla parete c’è un lungo bancone con due fornelli a gas, un minifrigorifero e una credenza. E poi divani e poltrone dall’aria consunta. “Per i miei clienti” spiega la zia con un certo orgoglio. “Così si fermano più a lungo.” Io però non vedo anima viva. Magari se i divani fossero nuovi e non dei logori scarti di seconda mano, e se sugli scaffali polverosi e mezzi vuoti ci fossero dei libri ben allineati... Ci vorrebbe anche una macchina per il caffè espresso, per non parlare di altri oggetti, tazze di design, ex libris, lampade da lettura. Insomma, questa sala andrebbe rivoltata come un calzino. ... Magia bella roba. Il pensiero di dormire nel minuscolo appartamento della zia, in un sottotetto umido e buio, mi fa accapponare la pelle. Non mi stupirei se le pareti fossero ricoperte di muffa nerastra e se sui pavimenti crescesse il muschio. Dormirò in questa vecchia casa scricchiolante...
Ah! Ah! E ora come se la caverà la nostra Jasmine, qual è il mistero nascosto dietro il disordine di questa libreria così particolare e piena di gente bizzarra? Qual è il nuovo inizio e come possono gli scrittori aiutare a sanare il cuore deluso di Jasmine? Un romanzo che non è solo un “libro” ma anche un intricante mistero che nasconde qualcosa di più, la passione per questi oggetti, che non sono considerati tali, ma esseri vivi che hanno molto da dire. E qual è il risvolto romantico celato dietro questa storia? Chi sarà il nuovo amore di Jasmine? Forse ho scritto un po' troppo. Mah!... non vedo l'ora di scoprire come va a finire.

domenica 20 ottobre 2013

Non abbiate paura... "Oggi è un grande dono" Giusy Versace

Non abbiate paura...
   Cari amici in lettura, ecco che ritorno a scrivere su questa rubrica Non abbiate paura... Il titolo, prende spunto dalle parole di una figura che ha toccato il cuore di fedeli cristiani e non, Giovanni Paolo II. Delle parole che racchiudono molto in sé, e coinvolgono tutti, infatti, non bisogna essere per forza dei credenti per non avere paura... Questa rubrica vuole parlare dei libri che hanno come protagonisti, coloro che Non hanno paura..., di vivere, di esprimere le loro convinzioni e i loro ideali e magari sacrificarsi per questo, senza alcun rimpianto. Una rubrica dedicata ai forti e hai coraggiosi, come la protagonista di oggi, una donna, che ha dimostrato di saper superare le difficoltà e gli imprevisti della vita con forza e determinazione, perché “Con la testa e con il cuore si va ovunque”
 Così Giusy Versace, racconta la sua storia, per lasciare una testimonianza che sia un incoraggiamento per chi sta affrontando dei momenti difficili nella vita o come lei si è trovato a dover vivere all’improvviso senza gambe.
Forse molti ricordano Giuseppina Versace, la figlia di Alfredo Versace, cugino dei celebri stilisti Donatella e Santo Versace. Giovane, bella e in piena carriera imprenditoriale, fino all’età di 28 anni si è occupata di moda, poi nel 2005 ha un grave incidente stradale che le fa perdere le gambe, e qui che inizia la vera di Giusy Versace, che ha mostrato le forti caratteristiche dei suoi geni, forza e determinazione di riprendere in mano la sua vita indipendente e così supera il dolore, la perdita e l’amore, e con l’aiuto dei medici e del suo coraggio nel 2007 torna a guidare e nel 2010 inizia a correre. Avete capito bene a correre dopo aver avuto amputate le gambe dal ginocchio in giù. Come? Con delle tecnologiche protesi in fibra di carbonio e partecipa alle gare atletiche per disabili. Riesce a superare se stessa ai campionati italiani di Torino del 12 maggio 2012, dove ha corso i 100 m in 15”50, segnando il nuovo record Europeo. Dopo questo partecipa a vari campionati d’atletica guadagnandosi altri riconoscimenti. Il suo libro pubblicato nel febbraio di quest’anno, raccoglie tutte le sue avventure è una lettura che può dare molto ai suoi lettori, perché come dice Giusy: “Con la testa e con il cuore si va ovunque”.